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Progetto teatrale Silent play con Iusve di Mestre

Tutto è iniziato con uno scambio di lettere tra due gruppi: degli studenti del corso di laurea in scienze dell’educazione (Università Iusve di Mestre) ed alcuni utenti ed operatori di cooperativa Nuova Vita. Ogni partecipante doveva spedire alcune lettere ad un corrispondente (sconosciuto) dell’altro gruppo, indicato semplicemente da un numero. Lo scopo era quello di raccontare le proprie emozioni, caratteristiche personali, vissuti… in sintesi: esprimere sé stessi. Ma non era lo scrittore a parlare di sé direttamente, bensì veniva data voce ad un albero a scelta (per il gruppo Nuova Vita) ed a un animale (per il gruppo Iusve). 

I partecipanti hanno preso spunto per la lettera iniziale da un brano tratto da “Il segreto del Bosco Vecchio” di Dino Buzzati, opera che narra le vicende di un bosco magico, formato da geni che potevano prendere sembianze umane o animali.

In questa corrispondenza, dal sapore di altri tempi, studenti ed operatori hanno raccontato sé stessi attraverso questi elementi naturali.

La fase successiva è stata la progettazione dello spettacolo finale basato sul Silent Play. I due macro-gruppi si sono suddivisi in gruppetti, in base a delle caratteristiche comuni di animali e piante. Ogni piccolo team aveva il compito di scrivere una propria presentazione, che poi sarebbe diventata una singola traccia audio, corredata da un brano musicale.

Le varie voci narranti chiedevano ai partecipanti di compiere delle azioni, di ascoltare delle riflessioni o di assistere alla recitazione di alcune scene.

L’esperimento teatrale ha preso forma sabato 21 maggio 2022 presso un verdeggiante parco adiacente alla sede Iusve. I partecipanti dei due gruppi, indossate delle cuffie, hanno potuto ascoltare in modo simultaneo la medesima traccia, composta da tutti gli inserti audio precedentemente realizzati.

il Silent Play crea performances teatrali.
Vengono utilizzati dei sistemi di radioguide e di interazione digitale con lo spettatore

Le caratteristiche (umane) di alberi ed animali hanno preso improvvisamente forma e sostanza. Ognuno, a suo modo, si è messo in gioco, compiendo le azioni proposte dalla traccia audio o, semplicemente, ascoltando alcuni pensieri e riflessioni.

L’esperienza si è conclusa con un piacevole pic-nic preparato dai partecipanti, trasformatosi in un pretesto per socializzare, scambiare opinioni con nuove persone e, ovviamente, conoscere l’identità del corrispondente sconosciuto.

Un sentito ringraziamento a coloro che hanno preso parte all’esperienza ed in primis al Professore Carlo Presotto che, con grande dedizione ha proposto questa attività teatrale (unica nel suo genere), organizzando con grande maestria e nei minimi dettagli l’intero processo creativo.

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